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Il complesso ospedaliero di san Giovanni-Addolorata si trova su un'area archeologica posta sul Celio. Questa zona vanta di numerose stratificazioni a partire dall'epoca pre-repubblicana sino al periodo Rinascimentale e Barocco. La struttura dell'edificio è stata curata da importanti architetti quali Giovanni Mola e Giovanni Antonio de Rossi che edificò l'ospedale delle Donne. 

Il complesso ospedaliero di san Giovanni-Addolorata si trova su un'area archeologica posta sul Celio. Questa zona vanta di numerose stratificazioni a partire dall'epoca pre-repubblicana sino al periodo Rinascimentale e Barocco. La struttura dell'edificio è stat curata da importanti architetti quali Giovanni Mola e Giovanni Antonio de Rossi che edificò l'ospedale delle Donne. 

Il complesso ospedaliero di san Giovanni-Addolorata si trova su un'area archeologica posta sul Celio. Questa zona vanta di numerose stratificazioni a partire dall'epoca pre-repubblicana sino al periodo Rinascimentale e Barocco. La struttura dell'edificio è stat curata da importanti architetti quali Giovanni Mola e Giovanni Antonio de Rossi che edificò l'ospedale delle Donne. 

Il complesso Ospedaliero di San Giovanni-Addolorata si trova in prossimità  del Colosseo, cuore archeologico e turistico di Roma, su un'area posta sul Celio, tra Piazza San Giovanni in Laterano e le Vie S. Stefano Rotondo, della Navicella e Amba Aradam. Tale area si forma in diverse fasi della vita di Roma. Sin dal I secolo furono edificate ricche ville, di cui alcune appartenenti a famiglie importanti quali i Quintili e i Laterani. Successivamente, nel II-III secolo, le ville diventarono dei complessi industriali con orti per la vendemmia e per le stoffe e fu installata una fullonica, dove operai trattavano le stoffe. Sotto l'odierno ospedale fu costruita una cappella paleocristiana con affreschi risalenti al III-V secolo raffiguranti scene evangeliche, di santi e di vita cristiana, con una serie di parabole ispirate al Vangelo di S. Giovanni e l'azione dello Spirito Santo.

Il complesso Ospedaliero di San Giovanni-Addolorata si trova in prossimità  del Colosseo, cuore archeologico e turistico di Roma, su un'area posta sul Celio, tra Piazza San Giovanni in Laterano e le Vie S. Stefano Rotondo, della Navicella e Amba Aradam. Tale area si forma in diverse fasi della vita di Roma. Sin dal I secolo furono edificate ricche ville, di cui alcune appartenenti a famiglie importanti quali i Quintili e i Laterani. Successivamente, nel II-III secolo, le ville diventarono dei complessi industriali con orti per la vendemmia e per le stoffe e fu installata una fullonica, dove operai trattavano le stoffe. Sotto l'odierno ospedale fu costruita una cappella paleocristiana con affreschi risalenti al III-V secolo raffiguranti scene evangeliche, di santi e di vita cristiana, con una serie di parabole ispirate al Vangelo di S. Giovanni e l'azione dello Spirito Santo.

Il complesso Ospedaliero di San Giovanni-Addolorata si trova in prossimità  del Colosseo, cuore archeologico e turistico di Roma, su un'area posta sul Celio, tra Piazza San Giovanni in Laterano e le Vie S. Stefano Rotondo, della Navicella e Amba Aradam. Tale area si forma in diverse fasi della vita di Roma. Sin dal I secolo furono edificate ricche ville, di cui alcune appartenenti a famiglie importanti quali i Quintili e i Laterani. Successivamente, nel II-III secolo, le ville diventarono dei complessi industriali con orti per la vendemmia e per le stoffe e fu installata una fullonica, dove operai trattavano le stoffe. Sotto l'odierno ospedale fu costruita una cappella paleocristiana con affreschi risalenti al III-V secolo raffiguranti scene evangeliche, di santi e di vita cristiana, con una serie di parabole ispirate al Vangelo di S. Giovanni e l'azione dello Spirito Santo.

Nel 1216 il cardinale Giovanni Colonna fondò il primo complesso del futuro ospedale lateranense: un ospizio donato alla confraternita religiosa, la Compagnia dei Raccomandati, con il compito di accogliere i pellegrini e di assistere i bisognosi. Nel 1348, con lo scoppio della peste, la compagnia si adoperò per il rinnovo e l’ampliamento dell’ospedale e la struttura che ne derivò venne denominata Ospedale dell’Angelo, in onore dell’Arcangelo Michele. In questo periodo vennero realizzate due opere, ideate per essere custodite all’interno dell’ospedale: la statua marmorea devozionale di San Michele Arcangelo e l’affresco della Madonna in trono tra un Vescovo e San Rocco. Il complesso ospedaliero subì diverse modifiche, finché tra il 1630 e il 1636 venne realizzato dall’architetto Giovanni Mola un nuovo ospedale: l’ospedale del SS. Salvatore, quello che oggi si può ammirare in piazza San Giovanni in Laterano, in cui venne scolpita l'immagine del SS. Salvatore nel fregio, emblema della Compagnia. Tra il 1655 e il 1656 l’architetto Giovanni Antonio De Rossi edificò l’Ospedale delle Donne, dedicato al reparto maternità e che ricoprì la funzione di clinica ostetrica sino ai primi decenni del Novecento. Nel Settecento iniziò il declino della confraternita che fu sciolta nel 1804 e la gestione del complesso fu assegnata ai fratelli dell’Ordine di San Camillo.

Nel 1216 il cardinale Giovanni Colonna fondò il primo complesso del futuro ospedale lateranense: un ospizio donato alla confraternita religiosa, la Compagnia dei Raccomandati, con il compito di accogliere i pellegrini e di assistere i bisognosi. Nel 1348, con lo scoppio della peste, la compagnia si adoperò per il rinnovo e l’ampliamento dell’ospedale e la struttura che ne derivò venne denominata Ospedale dell’Angelo, in onore dell’Arcangelo Michele. In questo periodo vennero realizzate due opere, ideate per essere custodite all’interno dell’ospedale: la statua marmorea devozionale di San Michele Arcangelo e l’affresco della Madonna in trono tra un Vescovo e San Rocco. Il complesso ospedaliero subì diverse modifiche, finché tra il 1630 e il 1636 venne realizzato dall’architetto Giovanni Mola un nuovo ospedale: l’ospedale del SS. Salvatore, quello che oggi si può ammirare in piazza San Giovanni in Laterano, in cui venne scolpita l'immagine del SS. Salvatore nel fregio, emblema della Compagnia. Tra il 1655 e il 1656 l’architetto Giovanni Antonio De Rossi edificò l’Ospedale delle Donne, dedicato al reparto maternità e che ricoprì la funzione di clinica ostetrica sino ai primi decenni del Novecento. Nel Settecento iniziò il declino della confraternita che fu sciolta nel 1804 e la gestione del complesso fu assegnata ai fratelli dell’Ordine di San Camillo.

Nel 1216 il cardinale Giovanni Colonna fondò il primo complesso del futuro ospedale lateranense: un ospizio donato alla confraternita religiosa, la Compagnia dei Raccomandati, con il compito di accogliere i pellegrini e di assistere i bisognosi. Nel 1348, con lo scoppio della peste, la compagnia si adoperò per il rinnovo e l’ampliamento dell’ospedale e la struttura che ne derivò venne denominata Ospedale dell’Angelo, in onore dell’Arcangelo Michele. In questo periodo vennero realizzate due opere, ideate per essere custodite all’interno dell’ospedale: la statua marmorea devozionale di San Michele Arcangelo e l’affresco della Madonna in trono tra un Vescovo e San Rocco. Il complesso ospedaliero subì diverse modifiche, finché tra il 1630 e il 1636 venne realizzato dall’architetto Giovanni Mola un nuovo ospedale: l’ospedale del SS. Salvatore, quello che oggi si può ammirare in piazza San Giovanni in Laterano, in cui venne scolpita l'immagine del SS. Salvatore nel fregio, emblema della Compagnia. Tra il 1655 e il 1656 l’architetto Giovanni Antonio De Rossi edificò l’Ospedale delle Donne, dedicato al reparto maternità e che ricoprì la funzione di clinica ostetrica sino ai primi decenni del Novecento. Nel Settecento iniziò il declino della confraternita che fu sciolta nel 1804 e la gestione del complesso fu assegnata ai fratelli dell’Ordine di San Camillo.

L’attuale complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata è composto da quattro presidi: presidio Santa Maria, presidio San Giovanni, presidio Addolorata e presidio Britannico.

La storia del territorio e l’evoluzione del luogo occupato oggi dal complesso è il risultato di una serie di stratificazioni che va dalla Roma prerepubblicana sino agli interventi dell’età moderna. Infatti, nei sotterranei dell’attuale presidio San Giovanni si conservano ancora resti di costruzioni databili tra il I e IV secolo. È al 1338-1348 che corrisponde la costruzione del primo vero polo ospedaliero: l’Ospedale dell’Angelo legato alla Compagnia dei Raccomandati (o del SS. Salvatore) e, grazie ad essa, nei secoli successivi, tramite lasciti e donazioni, acquista su piazza San Giovanni tutte le costruzioni lungo i fornici dell’acquedotto Claudio. Il complesso ospedaliero rimarrà sotto la guida della confraternita sino al 1804 per poi passare sotto la direzione dell’ordine di San Camillo. Nella prima metà del Novecento vennero attuati una serie di interventi, mentre le ultime riqualificazioni edilizie possono essere datate al 2000.

L’attuale complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata è composto da quattro presidi: presidio Santa Maria, presidio San Giovanni, presidio Addolorata e presidio Britannico.

La storia del territorio e l’evoluzione del luogo occupato oggi dal complesso è il risultato di una serie di stratificazioni che va dalla Roma prerepubblicana sino agli interventi dell’età moderna. Infatti, nei sotterranei dell’attuale presidio San Giovanni si conservano ancora resti di costruzioni databili tra il I e IV secolo. È al 1338-1348 che corrisponde la costruzione del primo vero polo ospedaliero: l’Ospedale dell’Angelo legato alla Compagnia dei Raccomandati (o del SS. Salvatore) e, grazie ad essa, nei secoli successivi, tramite lasciti e donazioni, acquista su piazza San Giovanni tutte le costruzioni lungo i fornici dell’acquedotto Claudio. Il complesso ospedaliero rimarrà sotto la guida della confraternita sino al 1804 per poi passare sotto la direzione dell’ordine di San Camillo. Nella prima metà del Novecento vennero attuati una serie di interventi, mentre le ultime riqualificazioni edilizie possono essere datate al 2000.

L’attuale complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata è composto da quattro presidi: presidio Santa Maria, presidio San Giovanni, presidio Addolorata e presidio Britannico.

La storia del territorio e l’evoluzione del luogo occupato oggi dal complesso è il risultato di una serie di stratificazioni che va dalla Roma prerepubblicana sino agli interventi dell’età moderna. Infatti, nei sotterranei dell’attuale presidio San Giovanni si conservano ancora resti di costruzioni databili tra il I e IV secolo. È al 1338-1348 che corrisponde la costruzione del primo vero polo ospedaliero: l’Ospedale dell’Angelo legato alla Compagnia dei Raccomandati (o del SS. Salvatore) e, grazie ad essa, nei secoli successivi, tramite lasciti e donazioni, acquista su piazza San Giovanni tutte le costruzioni lungo i fornici dell’acquedotto Claudio. Il complesso ospedaliero rimarrà sotto la guida della confraternita sino al 1804 per poi passare sotto la direzione dell’ordine di San Camillo. Nella prima metà del Novecento vennero attuati una serie di interventi, mentre le ultime riqualificazioni edilizie possono essere datate al 2000.

Il complesso monumentale San Giovanni – Addolorata prevede un’area composta da: Ospedale di San Giovanni, Ospedale dell'Addolorata, Ospedale britannico e il dismesso Ospedale delle Donne. Le sale del complesso sono state restaurate su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, ognuna con ampiezza e struttura differente per poter ospitare eventi di grande rilievo e per essere utilizzate per fini propri della ASL. Inoltre, le strutture dispongono di spazi aperti, dove vengono organizzate manifestazioni durante il periodo primaverile ed estivo.

 

Le sale del complesso si suddividono in: Antico Atrio, Sala Folchi, Chiesa di Sant'Andrea e Bartolomeo, Sala Mazzoni e Corsia delle Donne

Il complesso monumentale San Giovanni – Addolorata prevede un’area composta da: Ospedale di San Giovanni, Ospedale dell'Addolorata, Ospedale britannico e il dismesso Ospedale delle Donne. Le sale del complesso sono state restaurate su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, ognuna con ampiezza e struttura differente per poter ospitare eventi di grande rilievo e per essere utilizzate per fini propri della ASL. Inoltre, le strutture dispongono di spazi aperti, dove vengono organizzate manifestazioni durante il periodo primaverile ed estivo.

 

Le sale del complesso si suddividono in: Antico Atrio, Sala Folchi, Chiesa di Sant'Andrea e Bartolomeo, Sala Mazzoni e Corsia delle Donne

Il complesso monumentale San Giovanni – Addolorata prevede un’area composta da: Ospedale di San Giovanni, Ospedale dell'Addolorata, Ospedale britannico e il dismesso Ospedale delle Donne. Le sale del complesso sono state restaurate su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, ognuna con ampiezza e struttura differente per poter ospitare eventi di grande rilievo e per essere utilizzate per fini propri della ASL. Inoltre, le strutture dispongono di spazi aperti, dove vengono organizzate manifestazioni durante il periodo primaverile ed estivo.

 

Le sale del complesso si suddividono in: Antico Atrio, Sala Folchi, Chiesa di Sant'Andrea e Bartolomeo, Sala Mazzoni e Corsia delle Donne

Nella prima sala, situata al primo piano dell’odierno convento, è raffigurato il ciclo pittorico delle Opere di misericordia, datato al 1588/89 e restaurato nel 2007. Al piano terra si trova l’antica spezieria, datata 1600, che presenta sul soffitto un affresco con tondi raffiguranti segni zodiacali con elementi decorativi, quali nastri e conchiglie sostenuti da amorini.

Il complesso ospedaliero è circondato da secolari e importantissimi monumenti come la Chiesa di S. Stefano Rotondo, la più antica a pianta circolare di Roma (V sec.). Il presidio San Giovanni affaccia sulla piazza di San Giovanni in Laterano articolata intorno alla omonima basilica, al palazzo lateranense e al Battistero ottagonale. Il territorio occupato dall’ospedale San Giovanni Addolorata risulta essere un’area di straordinario interesse storico-artistico, caratterizzata da stratificazioni e palinsesti corrispondenti ognuno ad un determinato secolo, specchio delle differenti esigenze che si sono presentate nel corso del tempo.

Nella prima sala, situata al primo piano dell’odierno convento, è raffigurato il ciclo pittorico delle Opere di misericordia, datato al 1588/89 e restaurato nel 2007. Al piano terra si trova l’antica spezieria, datata 1600, che presenta sul soffitto un affresco con tondi raffiguranti segni zodiacali con elementi decorativi, quali nastri e conchiglie sostenuti da amorini.

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Nella prima sala, situata al primo piano dell’odierno convento, è raffigurato il ciclo pittorico delle Opere di misericordia, datato al 1588/89 e restaurato nel 2007. Al piano terra si trova l’antica spezieria, datata 1600, che presenta sul soffitto un affresco con tondi raffiguranti segni zodiacali con elementi decorativi, quali nastri e conchiglie sostenuti da amorini.

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La storia dell'Ospedale
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L'architettura del complesso
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